Il nostro Pecorino Fresco viene prodotto in Sardegna; è realizzato esclusivamente seguendo antichi metodi artigianali e utilizzando solo latte di pecora pastorizzato, con l’aggiunta di caglio, fermenti lattici e lisozima, un enzima che funge da conservante e previene la proliferazione dei batteri.
Il Pecorino Sardo Fresco prevede una stagionatura veloce – di un mese – che gli conferisce una crosta sottile dal colore giallo paglierino chiaro al cui interno è racchiusa una pasta compatta, morbida ed elastica, dal gusto dolce e con un buon sapore di latte.
Ideale per essere consumato in ogni momento della giornata, questo pecorino è perfetto sia da solo sia in abbinamento con un miele che contrasti solo leggermente la sua già spiccata dolcezza.
Ottimo ad esempio con il Miele di Sulla, caratterizzato da un profumo ed un sapore delicati con gradevoli note vegetali.
Noi lo consigliamo anche con una Confettura Extra ai Frutti di Bosco le cui note leggermente acidule ben si armonizzano al suo gusto dolce e pieno.
Perfetto poi per il tradizionale Aperitivo sardo con il pane carasau e una buona bottiglia di Vermentino di Gallura freddo.
Lavorazione del Pecorino Fresco
Il Pecorino Fresco è prodotto utilizzando latte di pecora pastorizzato che viene inoculato con colture di fermenti lattici autoctone, ovvero provenienti dalla sola zona d’origine.
Una volta inoculato, viene quindi coagulato utilizzando caglio di vitello ad una temperatura che oscilla dai 35 ai 39 gradi centigradi. La pasta cagliata è sottoposta poi ad un procedimento di rottura fino a quando i suoi coaguli o granuli non abbiano raggiunto la dimensione di una nocciolina.
Si procede quindi ad una semi-cottura a 43 gradi prima di suddividere la cagliata nei tradizionali stampi dalla forma cilindrica schiacciata. Attraverso un’azione di pressatura, i formaggi spurgano nella giusta misura dal siero e vengono salati.
Solo alla fine, le forme sono messe a maturare per 30 giorni in locali in cui temperatura e umidità sono tenute costantemente sotto controllo.
Storia del Pecorino Fresco
Le origini del pecorino sardo affondano indietro nel tempo sin all’età del bronzo, quando l’isola era abitata dalle popolazioni nuragiche che facevano dipendere il loro sostentamento non tanto dall’agricoltura quanto dall’allevamento delle pecore e dalla conseguente lavorazione del loro latte.
Sebbene l’ovinicoltura e l’attività casearia siano fiorite sia sotto l’impero romano che durante tutto il medioevo, per avere vere e proprie testimonianze storiche scritte della tradizione sarda per la produzione dei formaggi di pecora, bisogna aspettare il 1700. In quel periodo nell’isola venivano prodotti diversi tipi di formaggio: il Bianco, il Rosso Fino, l’Affumicato, la Fresa e lo Spiatatu. Il moderno pecorino sardo, come lo conosciamo noi oggi, deriva da un’evoluzione delle tecniche di caseificazione del Rosso Fino e dell’Affumicato.
Prima che agli inizi del XIX secolo venissero introdotti macchinari e procedure di produzione più moderne e igieniche, il metodo che portava alla produzione del formaggio, prevedeva l’usanza di immergere nel latte alcune pietre roventi che innalzando la temperatura non solo lo avrebbero scaldato ma avrebbero anche ucciso i batteri. Nel corso di tutto il Novecento, le tecniche di trasformazione sono andate via via perfezionandosi, migliorando sempre più anche gli standard igienici, fino a raggiungere gli attuali standard qualitativi.
Ingredienti
LATTE ovino, sale, caglio, fermenti lattici.
Conservante sulla crosta E202, E235.
Crosta non edibile.
Conservare in frigorifero tra +2 e +6 °C.
Prodotto e confezionato nello stabilimento ITA 20-80 CE.