Queste Feste, porta in tavola il lusso dell’eccellenza

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Non c’è niente di più bello (e di più buono) di una tavola di Natale riccamente imbandita di mille leccornie. Noi del Salumificio Triglia di Gombitelli vogliamo contribuire alla vostra gioia golosa, suggerendovi alcuni prodotti d’eccellenza. Tutto e solo il meglio della nostra produzione!

Un vero pranzo di Natale deve essere ricco, abbondante e prevedere tante portate: deve essere, in altre parole, una vera e propria cornucopia di sapori.
Noi del Salumificio Triglia abbiamo pensato che potreste cominciare con un antipasto d’eccezione, che raccoglie tutti i nostri prodotti più “lussuosi” e ricercati. Sarà un modo squisito per dare il via alla festa più sentita da tutte le famiglie italiane.
Virginia Woolf era solita dire che se non si è mangiato bene, non si può pensare bene, amare bene e dormire bene. Aggiungiamo noi – molto umilmente – che non si può nemmeno festeggiare bene.
Che il pranzo cominci, dunque, ma che il suo ingresso sia una proclamazione della sopraffina artigianalità gastronomica, in cui i sapori più autentici del territorio sono araldi squillanti al banchetto più importante dell’anno.

Penitente: il Signore dei Prosciutti!

In un vero antipasto toscano che si rispetti, non può certo mancare il prosciutto crudo. A Natale però, scegliamo di gustare un sapore ancora più raffinato e portiamo in tavola l’eccellenza assoluta con il Prosciutto Penitente e il Culatello Cuor di Penitente, entrambi rigorosamente affettati a mano.
Sono questi, due salumi considerati “da meditazione”, tanto il loro gusto è unico e ricercato. Ambasciatori di una maestria artigiana centenaria, la loro storia è ammantata di un pizzico di mistero ed è frutto di uno sbaglio che si è poi rivelato perfezione.
Dalle nostre parti nell’ottocento, era usanza che il fattore rifilasse ai propri contadini quei prosciutti e culatelli che non erano venuti “fuori bene”, perché magari non avevano raggiunto il corretto grado di sapidità e maturazione: una sorta di doppia penitenza (da qui il nome, così evocativo) per quei salumi “malfatti” e per quei mezzadri poco capaci. I contadini erano soliti conservare i salumi all’interno dei metati, quelle costruzioni in pietra e legno – oggi purtroppo completamente in disuso – che sorgevano sui limitari dei boschi di castagno e che venivano utilizzate per essiccare le castagne e ricavarne la tanto importante farina. All’interno dei metati, la temperatura calda e secca dei fuochi che venivano accesi per l’essiccamento innescava una seconda maturazione dei prosciutti e il fatto che venissero conservati a diretto contatto con la farina, donava loro un sapore unico, ancora più dolce e morbido.
Questo antico metodo di stagionatura è stato ripreso dai maestri norcini Triglia che oggi, diversamente da quanto accadeva duecento anni fa, destinano a questa finalità soltanto i migliori tra i loro prosciutti e culatelli: l’eccellenza dell’eccellenza.

Il Parmigiano Reggiano 24 mesi, il re dei formaggi

Da sempre considerato il sovrano indiscusso tra i formaggi a produzione nostrana, il Parmigiano Reggiano è uno dei testimonial più illustri e pregiati del made in Italy e simbolo esclusivo della nostra maestria casearia. La sua DOP comprende sostanzialmente le provincie di Parma e Reggio Emilia e si contraddistingue per essere un formaggio a pasta dura la cui granulosità varia a seconda del periodo di stagionatura. Il nostro Parmigiano Reggiano 24 mesi rappresenta il mix perfetto tra friabilità e solubilità, le due caratteristiche fondamentali che concorrono a farlo sciogliere armoniosamente sul palato.
Vi suggeriamo di servirlo a grosse scaglie all’interno di una ciotola di legno, oppure, per un effetto maggiormente scenografico, perché non pensare ad una mezza forma che troneggia in mezzo alla tavola, da “scolpire” ognuno a gusto proprio?

Toscanità da intenditori: Salame al Tartufo e Pecorino al Tartufo

Salame e pecorino: esiste forse un’altra accoppiata più toscana di questa? Da sempre ingredienti principali di quelle sane merende che abbiamo ereditato dai nostri antenati contadini, con l’aggiunta del signore del sottobosco, diventano due pietanze assolutamente gourmet.
Il Salame al Tartufo e il Pecorino al Tartufo del Salumificio Gombitelli, sono infatti due prodotti artigianali esclusivi che hanno saputo appassionare anche i buongustai più pretenziosi. Il primo viene realizzato a partire dal salame carne di prosciutto a cui si aggiunge, nell’ultima fase della lavorazione, il tartufo nero fresco, il secondo sposa alla perfezione la dolcezza del latte di pecora pastorizzato alle note intense ed aromatiche del tartufo nero. Tagliate a fettine non troppo sottili il salame e disponetele a corona in un bel vassoio, disponete poi al centro una ciotolina con il pecorino affettato a bastoncini. Ne saranno tutti entusiasti.

Un occhio anche alla linea con il Filetto Bresaolato

Stare attenti alla linea il giorno di Natale sembra quasi un ossimoro, eppure niente è come sembra, anzi. Grazie al nostro Filetto Bresaolato è infatti possibile coniugare un prodotto di eccellenza assoluta con il gusto e il contenimento delle calorie. Essendo realizzato con filetti più magri che provengono dalla zona lombare del maiale, è ideale anche per quelle persone che sono a dieta. E se qualcuno volesse sperimentare un sapore più forte, perché non optare per un Filetto Affumicato? È questa un’esclusività della produzione Triglia che prevede di impreziosire il sapore già particolare del Filetto Bresaolato con un affumicatura naturale a freddo, che impiega solo legno recuperato dai boschi che circondano il borgo di Gombitelli a cui vengono aggiunti solo foglie di alloro, aghi di pino, bacche di ginepro ed altri aromi naturali.[/vc_column_text]

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